Sport aquatici

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Tutte le spiagge- libere o private-, oltre ad offrire numerosi servizi, sia gratuiti – come il Wifi, sia a pagamento – consentono di praticare sia numerose attività ludiche, sia diversi tipi di sport acquatici, che sono tra le attività estive più amate e praticate sul litorale laziale.

Sport acquatici: Kite surf, Wind surf e Stand up paddle

Molte spiagge del litorale laziale, essendo sabbiose, offrono ai visitatori la possibilità di praticare sport acquatici, come appena accennato: innanzitutto il kite surf, nato come variante del surf, che non è né particolarmente difficile né particolarmente impegnativo in quanto non richiede grande forza fisica o particolari capacità, ma solo una buona acquaticità. Il kitesurf è uno sport adatto a tutti, grandi e piccini, che sfrutta la potenza del vento, perciò quando si ha voglia di praticarlo, non bisogna mai sottovalutare gli agenti atmosferici e le previsioni climatiche, che in caso di forti venti o tempesta possono trasformare quest’attività super divertente in uno sport pericoloso e non accessibile. Al pari del kitesurf, il windsurf è uno sport velico che consiste nel muoversi sull’acqua su una tavola da surf dotata di albero e vela, ma che richiede più impegno e perizia rispetto al primo, in quanto insegna ad essere velisti, ossia capire le andature del vento e riuscire a sfruttarle per il movimento sull’acqua.
Un’altra variante è quella dello Stand up paddle, uno sport moderno, ancora poco conosciuto ma molto diffuso sul litorale laziale e offerto come servizio anche dal Camping Village Parco della Gallinara, un luogo di bellezza straordinaria, dotato di tutti i comfort possibili, ideale per trascorrere le proprie vacanze estive tra divertimento e relax, sia in famiglia che con i propri amici, in un’oasi di benessere a pochi passi da Roma. Ritornando allo stand up paddle, quest’attività è l’ideale per allenare la muscolatura di tutto il corpo ed è molto divertente, oltre a darvi la possibilità di avvicinarvi, a livello di principianti, ad una disciplina come il surf, antico antenato di questo moderno e giocoso sport acquatico.
Lo Stand up paddle, arrivato qui probabilmente dall’Africa e dall’America latina, dove veniva sfruttato per attività come la pesca, la caccia o per viaggiare e in caso di necessità fare la guerra, o forse dalle lontane e magnifiche Hawaii, come il suo originario antenato, consiste sostanzialmente nel ”passeggiare” sull’acqua, stando in piedi su una tavola simile a quella da surf ma di dimensioni maggiori sia in larghezza che in lunghezza, remando con una pagaia. Di solito si comincia remando in ginocchio, per non avere problemi a antenere l’equilibrio ed una volta acquisita maggior dimestichezza ci si può alzare in piedi. Il SUP (stand up paddle siglato) è adatto a persone di ogni età e coinvolgendo tutta la muscolatura corporea, rappresenta anche un ottimo allenamento total body, oltre ad essere molto spassoso e poco impegnativo. Altro vantaggio di quest’attività è che a differenza del surf, kitesurf e windsurf e altre discipline veliche, non ha bisogno di sfruttare la potenza del vento, ed è dunque praticabile con continuità e in qualsiasi specchio d’acqua, unico alleato necessario è un clima mite e tanta voglia di divertirsi.

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